Piano e batteria. Come mai questa scelta?
Sin dalle prime formazioni musicali mi sono trovato spesso a collaborare con gruppi senza bassisti, un pò per incoscienza ma comunque per voglia di ricercare insieme. Questa assenza mi ha permesso di sviluppare un modo di suonare che contemplava sia l’accompagnamento dei bassi che l’estensione delle tessiture armoniche della “mano sinistra” sul pianoforte. Nella precedente formazione in quartetto con Mauro Smith alla batteria (Neroitalia 1993 – 1999), suonavo ormai con questa visione completa di utilizzare le tastiere. Successivamente, rimanendo in due è nata una nuova possibilità, quella di interagire con uno strumento (la batteria) che mi affidava la piena responsabilità e creatività armonica rispetto alla condotta delle parti, pur sviluppando la visione di incastro-contrasto ritmico. Da qui nasce il duo di pianoforte e batteria che amo oggi definire “duo cameristico mediterraneo”.
Sin dalle prime formazioni musicali mi sono trovato spesso a collaborare con gruppi senza bassisti, un pò per incoscienza ma comunque per voglia di ricercare insieme. Questa assenza mi ha permesso di sviluppare un modo di suonare che contemplava sia l’accompagnamento dei bassi che l’estensione delle tessiture armoniche della “mano sinistra” sul pianoforte. Nella precedente formazione in quartetto con Mauro Smith alla batteria (Neroitalia 1993 – 1999), suonavo ormai con questa visione completa di utilizzare le tastiere. Successivamente, rimanendo in due è nata una nuova possibilità, quella di interagire con uno strumento (la batteria) che mi affidava la piena responsabilità e creatività armonica rispetto alla condotta delle parti, pur sviluppando la visione di incastro-contrasto ritmico. Da qui nasce il duo di pianoforte e batteria che amo oggi definire “duo cameristico mediterraneo”.
La melodia è un aspetto centrale di questo lavoro. Quali sono i luoghi sonori di riferimento?
La tradizione popolare e quella colta partenopea e italiana hanno sin dal principio influenzato il mio modo di suonare, di comporre e di improvvisare, melodia e melodie intrecciate. In seguito, pur realizzando un disco in duo, che potrebbe essere valutato come lavoro in cui spiccano individualità creative, ci siamo accorti, riascoltandolo, che avevamo realizzato un disco di musica nel senso impersonale del termine, vale a dire che avevamo rispettato istintivamente la vocazione delle
composizioni che stavamo “trattando”, anche nella fase improvvisativa e dialogica.Una ritmica ostinata su temi dal sapore cameristico. Musica jazz e musica contemporanea. Dove finisce la prima e dove inizia la seconda?
Il Jazz è un concetto oltre che una letteratura, che parte da molto più lontano degli anni in cui è datato. Ha sicuramente a che fare con la capacità improvvisativa legata alla musica etnica da cui deriva e solo in questi termini può mantenere ancora oggi un senso ampio e universale.
Altro aspetto che contraddistingue la musica etnica è la danza primordiale su cui le indubbie melodie si elevano nel tempo. Infine noi cerchiamo di mantenere queste proporzioni utilizzando strumenti che appartengono alla sfera colta e contemporanea rivestendo i primordi con nuove nuance dettate dalle infinite possibilità che hanno il pianoforte e la batteria, quest’ultima come assemblato di culture.
La tradizione popolare e quella colta partenopea e italiana hanno sin dal principio influenzato il mio modo di suonare, di comporre e di improvvisare, melodia e melodie intrecciate. In seguito, pur realizzando un disco in duo, che potrebbe essere valutato come lavoro in cui spiccano individualità creative, ci siamo accorti, riascoltandolo, che avevamo realizzato un disco di musica nel senso impersonale del termine, vale a dire che avevamo rispettato istintivamente la vocazione delle
composizioni che stavamo “trattando”, anche nella fase improvvisativa e dialogica.Una ritmica ostinata su temi dal sapore cameristico. Musica jazz e musica contemporanea. Dove finisce la prima e dove inizia la seconda?
Il Jazz è un concetto oltre che una letteratura, che parte da molto più lontano degli anni in cui è datato. Ha sicuramente a che fare con la capacità improvvisativa legata alla musica etnica da cui deriva e solo in questi termini può mantenere ancora oggi un senso ampio e universale.
Altro aspetto che contraddistingue la musica etnica è la danza primordiale su cui le indubbie melodie si elevano nel tempo. Infine noi cerchiamo di mantenere queste proporzioni utilizzando strumenti che appartengono alla sfera colta e contemporanea rivestendo i primordi con nuove nuance dettate dalle infinite possibilità che hanno il pianoforte e la batteria, quest’ultima come assemblato di culture.
Come sta il pesce Uaio?
Uaio è un pesce che riuscendo a vivere indisturbato negli abissi marini può crescere sempre raggiungendo dimensioni oceaniche. Ci auguriamo che il nostro Uaio abbia la possibilità di aumentare il suo “volume” sempre più in profondità.
Uaio è un pesce che riuscendo a vivere indisturbato negli abissi marini può crescere sempre raggiungendo dimensioni oceaniche. Ci auguriamo che il nostro Uaio abbia la possibilità di aumentare il suo “volume” sempre più in profondità.
Intervista a cura di Carlo Pecoraro.
Foto: Silvano Caiazzo.
riferimenti interni
La danza di Uaio il Pesce
Come sta Uaio?